Niente è difficile se lo dividi in tanti piccoli pezzettini...
Diventare un Super Host Airbnb: Se lo puoi sognare, lo puoi fare!
Hai mai sofferto della sindrome da pagina bianca?
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Io sì, forse questo è il motivo per cui mi sto chiedendo "e adesso, da dove inizio?"
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Iniziamo in modo semplice: mi chiamo Giada e tra meno di un mese festeggerò il mio trentaduesimo compleanno; vedo il mio viso cambiare e a volte, guardandomi allo specchio, sorrido.
Non so se la bambina che ero si sarebbe mai immaginata che bel viaggio avventuroso avrebbe dovuto percorre.
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I miei amici mi chiamano “uragano”.
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A 21 anni, mentre studiavo giurisprudenza all'università, gestivo un piccolo negozio di scarpe nel cuore di Torino; è stata un’ esperienza fantastica ricca di sfide da vincere, competenze da coltivare e da raccogliere.
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La parte più difficile?
Essere credibile e rispettabile davanti ai fornitori nonostante profumassi ancora di latte e non avessi alcuna idea di come si fa impresa.
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Avrei certamente desiderato che l’arte della negoziazione fosse una materia obbligatoria a scuola, insieme a: elementi di economia aziendale, marketing, come scegliere il giusto prodotto da vendere, tecniche di vendita, comunicazione efficace, come gestire le emozioni, come credere in se stessi.
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Dopo la laurea, ho vissuto in Australia.
Ho sempre pensato che viaggiare fosse uno strumento irrinunciabile per conoscere se stessi.
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Cosa ho imparato di me?
La mia forza di volontà e la mia capacità di rinascita sono i doni più grandi che mi sono stati dati, è mio dovere custodirli e nutrirli.
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Tornata in Italia, ho vissuto un momento molto difficile, non era stata una mia decisione tornare; ancora una volta, un mattoncino dopo l'altro, ho dovuto ricostruire la mia vita.
Così, mi sono rimessa a studiare
Non avendo risorse economiche sufficienti, però, dovevo trovare un modo avere un'entrata e nel frattempo, avere il tempo per studiare e aiutare la mia famiglia.
Spesso vedevo la mia mamma preoccupata, aveva due piccoli appartamenti che affittava e le davano un po' di respiro a fine mese.
Gli inquilini facevano fatica a pagare e spesso si trovava a dover giocare la carta avvocato e ad avviare la procedura di sfratto.
A fine anno invece di aver messo qualcosa da parte, si trovava a dover trovare i soldi per far fronte alle ulteriori spese.
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Fu allora che ho iniziato a chiedermi: come posso aiutarla ad avere un rendita sicura escludendo la carta locazione standard?
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Non ci ho messo molto ad arrivare alla soluzione dell'Affitto-breve, oggi lo chiamano Short -Rent.
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Erano gli anni in cui Airbnb non era ancora molto utilizzato e dove la formula degli affitti-brevi non era così sfruttata (oggi le cose sono cambiate tanto da spingere il Governo a disciplinare la materia).
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In soldoni, ho iniziato ad affittare i nostri piccoli monolocali attraverso portali on-line come AirBnb.
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I punti di forza del sistema Airbnb rispetto alla locazione standard mi sembravano davvero fantastici:
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la sicurezza (ricevevo anticipatamente i soldini)
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la flessibilità (potevo utilizzare l’immobile quando volevo)
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il guadagno (la rendita era raddoppiata!)
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la tassazione agevolata (oggi al 21%)
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So che ti starai dicendo “è troppo facile per essere vero!”.
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Hai ragione, la formula Airbnb per poter funzionare a regime ha bisogno di una persona che abbia tanto tempo da dedicare, molta pazienza, un po’ di esperienza e competenza in materia di gestione dei portali web, comunicazione, gestione del personale, problem solving, assistenza e accoglienza al cliente.
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A meno che tu non sia uno studente o una casalinga, non potrai di certo sostenere il peso di una simile attività.
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Ti ci vedi a fare il check-in alle 23 dopo una giornata di lavoro?
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Cosa ne dici invece, dell’ipotesi di alzarti alle 3 del mattino perchè qualche ospite si è chiuso fuori?
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Andresti a fare le pulizie perchè in un giorno di festa la tua collaboratrice ti ha lasciato a piedi?
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Certamente la mia mamma avrebbe risposto un categorico no a tutte le domande ma d'altra arte, sarebbe stata disposta a lasciare vuoti gli appartamenti piuttosto che affittarli utilizzando un contratto standard di locazione.
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Ecco perchè ho deciso fare del mio tempo, della mia esperienza e della mia competenza maturata in questi anni, una professione.
In soldoni, aiuto i proprietari di seconde case come te, che desiderano una rendita sicura e un sistema di gestione facile; do una mano a tutti i proprietari che non vogliono avere ulteriori gatte da pelare, ma desiderano solo ricevere i soldini sul conto ogni mese.
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Non è stato facile iniziare questo percorso, ho avuto paura e ti confido di averne ancora, sono stata una delle prime a Torino a lanciare questa professione ancora poco conosciuta.
Da Marzo 2020 la mia vita è completamente cambiata, come quella di molti di voi.
Il Covid-19, ha distrutto i miei sogni ma, soprattutto, ha dato un duro colpo a quello che con tanta fatica e lavoro avevo costruito.
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Il turismo nelle città d’arte ha perso quasi il 90%, così come il fatturato di chi, come me, si occupa di turismo.
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Ed io, io ho avuto paura.
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La conosci la canzone di Emma dal titolo “Dimentico Tutto”, quella che dice “il sorriso non lo perdere mai, qualunque cosa ti accada, qualcosa ti inventerai, non la vedi ma è la tua strada…”?
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Ecco, è la mia filosofia di vita, perché questa vita è “forte, trova le risposte”.
Questo è il motivo per cui in questi mesi di forzato stop, ho deciso di non fermarmi; da una parte ho cercato di salvare la mia azienda e tutelare i miei clienti, dall’altra ho scelto di continuare a studiare (mia mamma direbbe: “Figlia mia, basta studiare!”) e frequentare il corso da mediatore.
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Ebbene sì, gli agenti immobiliari, oggi, devono studiare e anche parecchio, materie come diritto civile, contabilità e fiscalità, estimo, urbanistica, disegno tecnico; questo per poter abilitarsi superando l’esame ed essere così un vero professionista in grado di prenderti per mano soprattutto, in operazioni complesse come una compravendita.
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Il passo successivo è stato quello di iniziare a collaborare, come consulente, per quanto concerne compravendite e affitti a lungo termine, con molte agenzie
immobiliari, come Activa Italia, Blu Case.
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Solo gli stupidi, oggi, possono pensare di farcela e crescere senza collaborare, imparare e contaminarsi grazie alle competenze, all’esperienza e la personalità altrui.
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Da bambina mi è stato insegnato che sognare non era possibile e che bisognava stare con i piedi per terra.
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Oggi invece, a chi mi ricorda questo principio, rispondo con una frase di Walt Disney "se lo puoi sognare, lo puoi fare!".
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Sono davvero entusiasta di essermi data questa fantastica opportunità di cambiamento e di successo; si sa, niente è difficile se lo dividi in tanti piccoli pezzettini.
E’ stato meraviglioso condividere con te la mia storia.
A presto!
Giada
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